La programmazione nella didattica online
- 121SOSdidattica Online
- 15 mar 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Il titolo del nostro blog è SOS didattica online e noi abbiamo usato la definizione online qui estendendola a tutte le modalità di erogazione di contenuti tramite internet. In realtà si distingue tra didattica online, in cui non c’è un’interazione tra discente e insegnante, e e-learning in cui invece questa interazione c’è e anzi è spesso anche rafforzata dalla collaborazione tra studenti.
La didattica online ha una filosofia pedagogica di base totalmente opposta a quella che spinge a dire “metti tutto online e hai fatto”. Caricare materiale online è in realtà l’ultimo step di una programmazione ben ponderata e articolata che segue una pianificazione delle attività svolta in modo molto preciso:
a. Pianificare
b. Programmare
c. Creare materiale didattico
d. Pubblicare online
Se non segue questi step la didattica online può disorientare tutti, sia studenti che insegnanti: gli studenti si ritrovano a gestire una mole di informazioni accorpate, non digerite, messe a disposizione senza una distribuzione bene precisa. Gli insegnanti devono gestire “i compiti” dati ai propri studenti basati su una quantità di informazioni enorme che se non è filtrata in qualche modo, se non è ben organizzata, ha un effetto stravolgentecioè che ci fa sentire sopraffatti e demotiva sia noi che i nostri studenti.
Servono linee guida precise per la didattica online, a cominciare dalla programmazione, che deve prendere in considerazione anche il tempo che gli studenti passeranno online, la loro curva dell’attenzione per esempio in relazione al contenuto erogato in forma di video.
Come dicevamo nel secondo video pubblicato sul nostro canale YouTube (https://youtu.be/psBnY-HJZmU) la programmazione nel preparare lezioni online ricopre un’importanza fondamentale.
Dobbiamo avere chiaro in mente gli obiettivi didattici che vogliamo raggiungere, il gruppo classe con cui ci proponiamo di raggiungerli e gli strumenti che abbiamo a disposizione. Per la didattica online è importantissimo sapere quale modalità di erogazione delle lezioni ci troveremo a fronteggiare: video-lezioni, presentazioni ppt o sessioni live interattive? Quante in modalità online quante in modalità e-learning? Pianificate. Se lavorate in una scuola o in dipartimento che dà indicazioni precise al riguardo ritenetevi fortunati perché avete una struttura già impostata per la vostra programmazione. Inoltre, con i colleghi facendo esperienza della stessa situazione potete confrontarvi su come state agendo, su cosa state facendo, su quali programmi state utilizzando. Collaboration is key, non dimenticatelo.
Per lezioni online in cui non c’è interazione con gli studenti vi suggeriamo quanto segue:
1. Le video-lezioni o le presentazioni ppt devono essere chiare e dritte al punto. Non vi perdete in troppi dettagli, preparate invece del materiale di approfondimento da mandare agli studenti dopo aver erogato la lezione;
2. I video devono essere brevi. Seguire lunghe video-lezioni monodirezionali è demotivante e può causare distrazione. Meglio 3 video di 10 minuti ciascuno che uno di 30.
3. Le slide non devono contenere troppo testo: esprimete concetti fondameli e collegateli tra loro;
4. Tenete ben presente il tempo che avete a disposizione. Usate un timer per registrare i vostri commenti, valutate bene quali sono le informazioni rilevanti e quelle che potete mettere in secondo piano.
5. Utilizzate immagini didascaliche: oltre ad abbellire il testo lo rendono più immediato e, in qualche modo, introducono l’argomento che andrete a trattare.
6. Utilizzate colori che non siano troppo forti e che non diano fastidio agli occhi, sia per il testo che per il tema delle presentazioni.
Per le lezioni online in modalità e-Learning, in cui potete interagire con i vostri studenti vi suggeriamo di:
1. Preparare delle presentazioni visivamente piacevoli che presentino degli schemi che voi potete descrivere o analizzare facendo vedere ai vostri studenti le correlazioni e i collegamenti che ci sono tra i vari argomenti o punti del discorso;
2. Utilizzate piattaforme che vi permettano di condividere il vostro schermo sul quale poi potete utilizzare sul momento frecce, testi scritti, riquadri colorati. Per esempio, la piattaforma per video-conferenze ZOOM (https://zoom.us/) offre sia l’opzione di condivisione dello schermo che l’opzione Annotate in cui trovate degli strumenti semplici ma efficaci da utilizzare durante le vostre sessioni online. È come avere una lavagna davanti a voi, visibile ai vostri studenti, dove potete evidenziare alcuni concetti piuttosto che altri, delle immagini piuttosto che altre, metterle in relazione, ecc.
3. Dosate bene i tempi in cui parlate voi e in cui interagite con i vostri studenti; abbiate il tempo sempre sotto controllo. Ricordate che, a differenza delle lezioni in presenza, quelle online non prevedono o limitano moltissimo gli interventi a braccio e “improvvisati”. Abbiate una scaletta precisa da seguire e attenetevi a quella.
4. Assicuratevi che gli studenti vi stiano seguendo richiamando la loro attenzione di volta in volta, coinvolgeteli.
5. Se vi accorgete che non rispondono ad un vostro primo richiamo vocale, riprovate. Se non rispondono più di una volta, scrivetegli sulla chat. Se non vi rispondono per tutta la durata della lezione molto probabilmente si sono collegati alla sessione live e poi sono andati a fare altro. Tenete presente che per i criteri di valutazione la presenza (vera) alle sessioni live è un fattore rilevante.
Infine, ricordiamoci che in momenti critici aiuta tantissimo fare squadra con chi ci sta intorno e in questo nostro contesto specifico sapere di poter contare sulla collaborazione con i nostri colleghi fa veramente la differenza.
Per lavorare alla didattica a distanza, soprattutto in scuole e università, sono necessarie apertura mentale, flessibilità e collaborazione. Riflettiamoci un attimo: non è un caso che tante delle attività didattiche sviluppate appositamente per essere erogate in modalità online si basano sui principi del cooperative learning, problem solving, teamwork e sulla base teorica del socio-costruttivismo
Per altre informazioni utili consultate la nostra scheda nei materiali scaricabili (LINK?), scriveteci, mandateci i vostri commenti!
Vi aspettiamo 😊
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