Dall’emergenza didattica a una didattica ibrida: primi passi verso la valutazione delle abilità
- 121SOSdidattica Online
- 21 mar 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 23 mar 2020

Nel post precedente sull’organizzazione della valutazione online, abbiamo suggerito di valutare le abilità piuttosto che le conoscenze. La difficoltà che si pone oggi, anche in base a quello che stiamo sperimentando noi stesse in questi giorni, è questa: come posso prevedere momenti di verifica che minimizzino il ricorso a strumenti non autorizzati? A noi sembra che la soluzione stia nel privilegiare la valutazione delle abilità. In altre parole, la questione che ci si presenta specialmente per verifiche sommative o che abbiano un peso significativo ai fini del giudizio finale, è quello di scongiurare o ridurre il ricorso a quegli strumenti che durante una verifica in classe non sarebbero accessibili. Un test finalizzato a valutare le abilità rende per lo più inutilizzabili strumenti esterni, specialmente quando sono previsti dei tempi molto stretti per il suo completamento.
Cercheremo ora di andare un po’ più nei particolari, ribadendo che stiamo cercando di dare suggerimenti pratici nel contesto di una didattica che abbiamo definito “ibrida”, piuttosto che tracciare lo sviluppo di corsi di e-learning, che richiedono tempi realistici di progettazione, testing e implementazione nonché la disponibilità e conoscenza di una serie di strumenti e piattaforme.
Insistiamo sul concetto di didattica ibrida perché ci sembra che il problema attuale sia che ognuno di noi, essendo impegnato dall’inizio dell’anno nella didattica frontale e avendo già definito mesi fa obiettivi formativi, percorsi didattici e verifiche, si trova ora a dover affrontare situazioni nuove e sfide, didattiche e non, che portano via tantissimo tempo. Difficile quindi pensare di progettare una forma di didattica completamente nuova; piuttosto ognuno di noi prova ad utilizzare la propria metodologia didattica e adattarla al meglio alla modalità di erogazione delle lezioni online.
I corsi online più efficaci sono quelli che integrano lo sviluppo delle abilità degli studenti con quello delle loro conoscenze e considerano il sapere non solo come la destinazione di arrivo bensì anche come il punto di partenza: le conoscenze vengono integrate, richiamate, utilizzate in test che prevedono lo sviluppo di un progetto concreto, o il collegamento originale tra più nozioni, l’analisi personale – corredata di motivazioni basate sulle conoscenze – da parte dello studente riguardo un argomento specifico. Le conoscenze non sono considerate materiale da recepire passivamente ma sono trattate come strumenti che gli studenti utilizzano per collegare informazioni trovando così soluzioni e creando progetti nuovi. Al centro della valutazione non c’è la semplice conoscenza della nozione, ma c’è il modo in cui le conoscenze vengono elaborate e applicate perché ciò denota la profondità di apprendimento da parte dei nostri studenti.
La valutazione delle conoscenze ha un suo posto nella didattica online e viene regolarmente utilizzata, specialmente in itinere. Se svolgete una lezione online, sia essa sincrona (cioè in videoconferenza dal vivo con gli studenti) o asincrona (per esempio l’invio di un video o di materiale da fruire individualmente e in tempi diversi), è una buona idea prevedere una fase conclusiva di sintesi in cui valutare velocemente le conoscenze acquisite.
Valutare le conoscenze è più immediato e si può fare attraverso una serie di strumenti che permettono rilevazioni veloci e misurabili: dalle domande a scelta multipla, ai cloze, agli abbinamenti, risposte brevi ecc. Questi test sono in genere facilmente realizzabili e/o erogabili online, forniscono un feedback rapido agli studenti e un’indicazione del progresso della classe agli insegnanti. È possibile utilizzare software per la creazione di quiz che permettono la correzione automatica di varie tipologie di esercizi, documenti collaborativi come Google Form e simili, oppure anche semplicemente un file inviato via e-mail. Tuttavia, questo tipo di valutazione impostata soltanto sulla conoscenza di un argomento è limitata e soprattutto rischia di non essere oggettiva in questo frangente poiché i nostri studenti hanno a disposizione le risorse della rete. Consigliamo, dunque, di chiedere loro di elaborare, rielaborare, riflettere e analizzare mettendo insieme le conoscenze e applicandole a un task specifico.
Dobbiamo fare domande che richiedano non solo la conoscenza bensì le abilità necessarie all’elaborazione della conoscenza. Non dimentichiamo che la giusta complessità dell’input mette lo studente in condizione di dare il meglio di sé per risolvere un problema, per reagire in un dato scenario, per sapersi comportare in una situazione nuova. L’emergenza didattica di questi giorni potrebbe addirittura trasformarsi in un’opportunità per far abituare i nostri studenti, laddove per vari motivi la prassi non sia già avviata, a lavorare con le conoscenze che trasmettiamo loro piuttosto che assimilarle passivamente e restituircele in maniera distaccata e disinteressata. Pertanto, questo approccio piuttosto pragmatico è utile anche al di là delle lezioni online. Ci rendiamo conto che finora probabilmente non c’è stato tempo di pensare molto a questo aspetto perché la novità online ci ha travolti, ma in previsione del prolungamento della quarantena è bene prepararsi.
Stiamo lavorando a delle schede con esempi pratici e attività valutative immediatamente utilizzabili che contiamo di pubblicare nei prossimi giorni. Continuate a seguirci!
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